La nuova cucina di Paolo Griffa è firmata GICO

Da Courmayeur al centro di Aosta: questo il viaggio che ha portato lo chef una stella Michelin Paolo Griffa dal Grand Hotel Royal e Golf fino al Caffè Nazionale, dove lo abbiamo incontrato in compagnia del giornalista enogastronomico Marco Colognese. 

Un passaggio che con sé ha portato a molti interessanti cambiamenti, a cominciare dall’offerta: prima la cucina era spiccatamente gastronomica, con menù degustazione “a sorpresa” mai uguali per i clienti, che frequentavano la località turistica durante l’estate e l’inverno; ora invece il servizio, attivo sia a pranzo che a cena, racconta la città ai turisti, permette loro di conoscere i piatti in anticipo, punta a far tornare il cliente e a offrirgli un ambiente più famigliare e conviviale. 

Ciò che è rimasto invariato è il massimo rispetto per l’alta qualità, non solo nelle materie prime, ma anche e soprattutto nelle tecniche di lavorazione: ecco perché Paolo Griffa ha nuovamente scelto, dopo l’esperienza a Courmayeur, di affidarsi alle cucine GICO. 

 

Una cucina prima di tutto tailor made: trasportata in un locale storico e montata direttamente in loco, per ovviare ai passaggi stretti, offre un’organizzazione di spazi e tecnologie che rispecchia esattamente le esigenze e le richieste dello chef una stella Michelin. Ma anche una cucina dalle altissime performance, dal caldo al freddo in pochissimo spazio, senza alcuna complicazione, permettendo al cuoco di disporre della massima funzionalità. Ogni postazione è pensata per permettere a tutti i membri della brigata di avere tutto quello di cui hanno bisogno, a portata di mano. 

Dettagli di un insieme di skill che GICO garantisce con l’alto livello delle sue cucine e che hanno permesso a Paolo Griffa di confermare la stella: tutto questo Paolo lo racconta in un’esclusiva intervista rilasciata a Colognese per GICO.

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