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Monoblocco, performante e tailor made. La cucina di GICO per Paolo Griffa al Caffè Nazionale

14 Febbraio 2023

Esperienze in cucine di alto livello dall’Italia a Parigi fino a Copenaghen, gli insegnamenti trasmessi da grandi maestri della Cucina italiana come Marco Sacco e Davide Scabin, poi la finale del prestigioso concorso internazionale Bocuse d’Or e infine l’esperienza – dal 2017 al 2022 – al Grand Hotel Royal e Golf di Courmayeur (dove conquista la stella nel 2019). 

Questa, in sintesi, la luminosa carriera del giovane Paolo Griffa, classe 1991, che da pochi mesi si è spostato al Caffè Nazionale nel cuore di Aosta, dove ha portato la Stella Michelin in tempi record e dove ha scelto nuovamente Gico per realizzare la sua cucina, dopo la positiva esperienza – sempre con una monoblocco Gico – a Courmayeur.

Nonostante la regione sia la stessa, i cambiamenti non sono né pochi né trascurabili: “Courmayeur è una destinazione per lo più turistica, funziona bene d’inverno e d’estate; Aosta è città, ha un turismo più continuativo, è snodo trafficato per mete importanti, come la stessa Courmayeur o la Francia”. Se contenuti, stile e gusto ricalcano il percorso che Griffa porta avanti, diverso è l’approccio verso la clientela: “Prima proponevamo una cucina alla cieca, una proposta gastronomica a sorpresa, mai uguale. Oggi invece il menù è dichiarato, i nostri ospiti possono scegliere cosa mangiare, stare in compagnia godendosi portate anche più abbondanti, tornare a trovarci e ri-assaggiare piatti che hanno apprezzato, vivere un pasto in un’atmosfera più conviviale”.

L’alta qualità della cucina, però, non è cambiata, anzi. Paolo Griffa ha raccontato al giornalista enogastronomico Marco Colognese la sua personale visione di qualità, garantita dal talento, dalla professionalità (più che scrupolosa) dello chef, dalla squadra di cui Paolo si avvale e dagli strumenti e dalle attrezzature performanti a disposizione. 

Come a Courmayeur, anche questa volta la cucina è stata realizzata per noi da GICO. Una cucina monoblocco completamente su misura, non “all’italiana” ma divisa in zone diverse, ognuna destinata ad una specifica funzione: dalle verdure crude a quelle cotte, dalle paste alla pasticceria fino alle cotture. Ogni zona è dotata di tutte le strumentazioni necessarie per quel particolare servizio e ogni piatto viene realizzato combinando le preparazioni delle varie zone. Un sistema congeniale, basato su organizzazione e collaborazione”. 

GICO ha plasmato per chef Griffa una cucina unica nel suo genere, che unisce performance e riduzione degli sprechi (economici e di risorse) con le esigenze della squadra e con – soprattutto – la difficile gestione degli spazi di una costruzione, come il Caffè Nazionale, risalente al 1886. 

Per scoprire altri dettagli su questa realizzazione, vi mostreremo a brevissimo la video intervista completa! 

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